L’immaginario collettivo ben ricorda il naufragio della Costa Concordia e i tragici eventi ad esso collegati.
Durante le operazioni di “parabucking” (in gergo tecnico tutte le operazioni destinate alla rimessa in galleggiabilità e rotazione) del relitto, si è posto il problema di dove far “appoggiare” la nave, con la sua stazza di 50.000 ton, durante questa operazione. Gli ingegneri in collaborazione con i tecnici hanno studiato un sistema di supporti metallici (per dare stabilità) e sacchi riempiti di cemento liquido (per dare la giusta elasticità alla struttura). Una volta terminate le operazioni di rotazione, i sacchi sarebbero stati rimossi attraverso due apposite brache messe alle estremità, mentre i supporti sarebbero stati sollevati attraverso una gru posta su di un pontone.
Una volta avvenuta la rotazione e mentre il relitto della nave stava viaggiando alla volta del Porto di Genova, gli operatori si sono accorti che la rimozione dei cuscini non poteva avvenire come era stato preventivato: utilizzando le apposite brache i sacchi si laceravano riversando tutto il loro contenuto, di cemento ancora liquido, in mare. Un approfondito sopralluogo dei nostri tecnici ha concepito l’attrezzatura (come sempre costruendo in maniera custom) che può essere vista nelle foto: una benna bivalve “aperta” con cui potevano essere rimossi i “cuscini” avvolgendoli completamente.
Committente: Micoperi Srl
Valutare, proporre e affiancare i nostri clienti con la fornitura delle soluzioni più idonee all’attuazione dei loro progetti contraddistingue da sempre la nostra “mission”.